SOGNI DI FINE MILLENNIO

Quanti sogni fatti di avvenimenti, problemi, cronaca ed esperienze ho potuto vivere e vedere con i miei occhi…

ma come concretizzarli in una sola immagine?

Ci sono due tipi di sogni: quelli che si fanno dormendo e quelli ad occhi aperti.

Questi ultimi costituiscono il tema di questa mostra e, poiché ci stiamo avvicinando al Duemila, diventano i Sogni di fine Millennio. Da qui il titolo della rassegna, ma anche indicazione del mio percorso creativo. Proprio allo scadere del Millennio, ho ultimato due lavori a distanza di due anni l’uno dall’altro che ho potuto proporre in mostra realizzando il mio “Sogno di fine Millennio”.

Che cos’è un sogno ad occhi aperti? È un’idea che compare improvvisamente e che, talvolta, sparisce. Ma quando l’idea è Sogno ritorna e devi prestarle attenzione, devi darle forma, devi concretizzarla. Perché non ti basta più averla in testa. Devi tirarla fuori per farla vedere a tutti, per comunicare queste emozioni.

Ed ogni nuova idea è una sorpresa perché vorresti vederla rearlizzata subito e non sai da dove partire, a quale di queste dare la priorità, ti assale un’ansia che quasi ti fa soffrire.

Solo nello studio di posa ritrovo la tranquillità perché è quello il luogo in cui posso concretizzare i miei progetti. Tutto viene predisposto per ottenere quel risultato a cui più volte avevo pensato. Le scenografie vengono minuziosamente preparate per ottenere un’immagine finale altamente evocativa, talvolta provocatoria, sempre intrigante. I movimenti diventano quasi automatici, sicuri perché già visti nella mia mente e curati nei minimi particolari più e più volte.

È così che, sogno dopo sogno, ho completato questo percorso di fine Millennio: pensando a fatti di cronaca, a immagini oniriche, a problemi sociali (perché talvolta i sogni sono anche incubi) e analizzando le esperienze degli uomini della nostra epoca.

In questo progetto mi sono servito di allestimenti scenografici che trasfigurano la normalità in un inconsueto realismo basico che mira a stimolare nuove percezioni visive.

Tutte le fotografie sono state realizzate negli anni 1992 – 1999.

Giuseppe Lombardo

Ferragosto

Mediterraneo

Gran bollito

Halloween

La cantina di Arianna

Senza titolo

Sole d’autunno

Omaggio alla pittura

Camera Con Vista

Disegno luminoso

L’artista

Incrocio pericoloso

Senso unico

Effetto allucinogeno

Cronaca di una morte annunciata

Alterazione genetica

Bromuro d’argento

Incubo

Carezza

Il buongustaio

Tutta colpa di Eva

Harem

Risveglio

Controluce

Fiamma

Profilo di donna

Il roseto

Dopo la tempesta

Edera